858 km in 28 giorni a piedi in Spagna: il cammino di Santiago di Martina Hahn


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19.06.2014 20:19

7. giorno di camino, Castro Uriales - Lareto: 36 chilometri

Oh ragazzi, ho fatto oggi 36 chilometri, NON SAPENDO di dover farne tanti per ritornare al mare. Ieri ho dormito al mare, poi oggi la camminata era entroterra su e giù i monti (piccoli, ma faticosi) e visto che ieri avevo perso chissa dove il foglio con la mappa per oggi ho pensato che siano solo 26 chilometri, ma invece erano 36 chilometri da fare.

Da ora in poi faccio più attenzione. Se sai quanti chilometri hai davanti è meglio. Non so perchè, ma è meglio sapere cosa ti aspetta.

Ho caminato dalle 9.30 alle 18.00 e i miei piedi sono sfiniti. Stranamente non ho vesciche ma delle chiazze rosse sulle caviglie e anche anche uno sulla coscia. Non so cosa sia ma dopo ci metto Aloe Vera.

Qui qualche foto della camminata di oggi:

 

su questa foto qui in altro era difficile trovare la freccia gialla. Ma poi:

Si vede? Non lo vedo nemmeno io più, ma era su qualche pietra nel "pavimento"

Qui su vedete piante di felce e alberi di Eucalipto.

Seguire sempre la freccia gialla...

E quassù cosa è questo??? In una piccola pausa su un sasso nel bosco mi ha caccato un uccello sullo zaino!

e finalmente la prima vista sulla metà della giornata. Tanti con-pellegrinis si sono fermati prima, ma io volevo dormire al mare!

Qui su la foto di una foto d'ingresso laterale del Convento, le monache erano vestite però in realtà tutto in bianco (quelle 2 che ho viste).

Finalmente dormo in un convento (dentro dove dormono i pellegrini sembra uguale a qualsiasi ostello) ma c'è un po' più di atmosfera di pellegrinaggio. Ho assistito alle ore 19.00 alla mia prima messa in Spagnolo: in 30 minuti il prete ha sbrigato tutto. E per me era un bene più che altro per la stanchezza ma anche per il volume: quasi non capivo niente. E' questo è difficile.

L'ollandese ho "perso per strada" oggi verso mezzogiorno: non voleva fare una tappa così lunga. Per me va benissimo così perchè ormai mi sentivo come se fossi in vacanze con lui e non avevamo quasi contatto con altri pellegrini. Stasera li riprendo. Ho anche trovato il francese che parla spagnolo, dei primi giorni. Anche lui ha preso l'autobus da Bilboa per "saltare" la zona brutta. E così mi ha rincorso.

Da oggi di nuovo dieta del pellegrino: con l'olandese ho ripreso in 3 giorni i 2 chili che ho perso nei primi giorni: sempre voleva mangiare e bere vino ecc. Stasera Cola Zero! :-)

Sono in un bel posto ora. Devo correre per vederlo ora veloce, perchè il convento chiude alle ore 22.00. E prima vorrei scambiare anche qualche parola con gli altri. 2 tedesche mi hanno dato un piatto di pasta appena arrivata, molto carine! C'era proprio bisogno.

Ah, quasi dimenticavo: finalmente è arrivata l'estate. Ora di sera è un po' fredduccio per i miei gusti ma di giorno oggi c'erano 33 gradi e sole. Ho fatto una foto della mia gamba prima della doccia: il piede era bianchissimo e la gamba quasi nera: ma dopo la doccia ho capito che non era l'abbronzatura ma semplice sporco idrosolubile con sapone! ;-)

Ecco extra per Anna la foto della gamba prima della doccia:

e il tramonto visto dalla finestrina della stanza nel convento, quando stavo per andare a letto:

(lo so: quando sarò nuovamente a Tropea i tramonti saranno più belli)

Statemi bene. Saludos, Martina Hahn

Convento Trinitas, accoglienza fredda, 10 Euro, solo un bagno per 8 persone. Io personalmente non ci ritornerei.

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20.06.2014 00:00

8. giorno: Laredo - Guemes 30 chilometri

Ciao,

ieri non ho avuto internet a Guemes (la u si scrive con puntini che non ho). ll camino era gradevole. Non troppo e non poco ma sentivo ancora la stanchezza del giorno prima. E c'erano un po' di dislivelli ma oramai mi sto abituando.

A Laredo (se leggete questo testo perchè state preparando un camino) fate attenzione: ci sono poche frecce gialle per capire dove andare ma non c'è bisogno: caminate sempre alla costa fino alla punta e trovare la barca che avete bisogno. La prima barchetta va alle ore 9.00 e così potete prendervelo calmi perchè sono circa 5 chilometri dagli ostelli (ero dalle suore Trinitad). Ma più che altro fate attenzione alla COLAZIONE: nel convento doveva esserci la colazione alle ore 7.00. Quando alle ore 7.15 non c'era ancora niente da vedere della colazione allora mi sono incamminata e al primo bar aperto ho pensato: mi cerco uno al mare con vista mare! Logico, no??? NO!!! Non c'era più NIENTE di niente aperto e dovevo digiunare fino alle ore 9.30 dopo che la barca mi ha lasciato a Santona (n con tilde che non ho). Vabèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè, non sono morta di fame. Ma voi non fate lo stesso errore.

Li a Santona c'era anche un supermercato e potete fare provviste.

Riguardo le scarpe: fino alla salita dopo la Berria potete anche portare sandali ma poi dovevo cambiare con le scarpe da trekking, che 15 minuti dopo (sali e scendi dalla montagnetta di 100 m) potete poi togliere nuovamente per andare scalzi 30-40 minuti alla spiaggia. Nella mia guida avevo letto attenzione ai segni ma non ho avuto problemi a trovarli. Dopo Santona si va poi entroterra e non si vede più il mare fino al giorno seguente.

Volevo raccontare un trucco un po' buffo che mi permette di non avere vesciche (fin'ora):
Le scarpe da trekking che ho con me sono vecchie di un anno e ho fatto 3 mesi Costa Rica con quelli, portandoli non molto frequentemente ma abbastanza per sapere che non dovevano procurarmi vesciche. Qui invece il secondo o terzo giorno mi è venuta una vescica al piede sinistro e due giorni più tardi, quando veramente faceva male, mi sono ricordata che la soletta interna della scarpa sinistra non ha fatto il giro di Costa Rica con me. Chi ha visto il mio blog su questo viaggio su www.viaggiocostarica.webnode.it si ricorda forse che avevo fatto fare a San José una piccola cucitura alla scarpa sinistra e la soletta interna di quella scarpa è rimasta per più di 2 mesi a quel calzolaio (e poi lo ripresa). E così, circa 6 giorni fa, ho tolto quella soletta interna: la vescica è guarita - anche con l'aiuto di Aloe Gelly - e non ho più avuto problemi. Ora porto quella soletta con me nello zaino. La butto???

Ecco qualche foto della tappa di oggi:

la "punta" della spiaggia di Loredo dove qualcuno dei pellegrini fa un po' gimnastica, aspettando questa barchetta:

Grande prigione a Santona (n con tilde che non ho)

una casa alla Playa di Berria:

e saliamo una collina di 100 metri di altezza per godere questa vista:

Spiaggia con raccolta differenziata. Una delle ragioni per i quali la Spagna è più pulita è sicuramente che ci sono molto più bidoni! Facile, no?

Però il mare sembra più inquinata. Alghe e muschio un po' tutta la costa che ho visto fin'ora.

Noja:

Guardate bene questa panchina davanti a un parco giocchi per bambini! Un idea super perfetta per fare si che la gente faccia più movimento!

Il proprietario del ostello per pellegrinis a Guemes che racconta la storia del ostello con l'aiuto di una ragazza che traduce in inglese:

e una foto della mia prima "cena comunitaria":

letto a castello TRIPPLO e la stanza: mio letto era in tal caso l'unico letto "singolo"

Questo era l'unico ostello dove non c'era rischio di prendersi il panico per mancanza di spazio!!!

 

Ora preparo tutto per domani e mi butto veloce al letto. Saludos, Martina

Il ostello a Guelmes era il migliore di tutto il mio pellegrinaggio: stanze belle grande, cena communitaria, colazione communitaria, accoglienza gentilissimo, PERFETTO.

 

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21.06.2014 16:24

9. giorno: 18 chilometri da Guemes a Santander

Ciao a tutti,

questa tappa è stata bellissima. Stamattina mentre mi preparavo ha cominciato a piovere ma fortunatamente solo per un mezz'oretta e quando ero pronta per incamminarmi aveva già smesso. C'erano 3 diverse possibilità di camino: strada "statale", strada secondaria asfaltata oppure camminare direttamente alla costa con terreno, erba, prato, SABBIA. Ero un po' preoccupata di trovare fango per la pioggia per la notte ma non c'erano problemi. Bellissimo.

Ecco qualche foto:

Immaginate: la gente sta nel costume da bagno alla spiaggia ed io passo con scarpe da trekking ed i miei bastoni!

Dopo ho cambiato scarpe, accorciato i pantaloni da trekking (le gambe si toglie con un lampo) e sono sulla barca che mi porta a Santander.

In compagnia di altri pellegrini:

 

Il tempo.... qui vola sempre. Non è colpa sicuramente della Spagna ma che il preparare e "post-fare" del camminare ruba tempo. Ogni giorno c'è un po' da organizzare anche il discorso dei vestiti: non è sempre facile lavare (anche se ho mollette e detersivo e un tappo generale per i lavandini), ma poi lo stendere è spesso ancora più difficile.

Ieri nel ostello era bellissimo, non solo per lavare le cose ma il proprietario ha una storia interessante che racconta ogni giorni ai clienti (un ora dalle ore 19.30): ha 76 anni e solo 15 anni fa c'era passato li nella sua casa (che all'epoca era una specie di museo) il primo pellegrino. E ora: nell'anno passato ha ospitato 7650 pellegrini. Con cena comune e colazione. Prezzo: donativo. Ognuno sceglie per se cosa può dare.

Ritorniamo al tema tempo: sono oramai le 23.25, ora sono in ricarica tutte le cose elettroniche che ho con me (pc, 2 cellulari, walkman e batteria per la macchina fotografica), ho ancora da preparare i vestiti per domani, e la cosa più importante: preparare la tappa per domani: dove cominci il cammino, che ruta fa, dove ci sono servizi (importante sapere se ci sono per chilometri per niente bar, ristoranti, supermercati e / o fontanelle). Così uno sa quando fare proviste e li ha nel momento opportuno. Ma non li compra troppo presto che aggiunge solo peso inutile. Normalmente è difficile l'uscire dalle grande città. 4 milioni di persone a Santander sono tanti. E non ho voglia di perdermi già di mattina, visto che domani la "tappa normale" sarebbe di 40 chilometri. Però con pochi dislivelli e per questo penso di farcela. Ma ecco di nuovo la fretta: devo sbrigarmi di dormire, sarebbe utile partire il più presto possibile. 2 mele e acqua per domani ho già, un bar è di fronte... speriamo che sia aperto di mattina di domenica.

Stasera: sono uscita verso le 17.00 per fare un salto al supermercato, mangiare al volo in strada e bus: per andare alla Magdalena, bellissimo edificio (era di qualche re qualche anno fa) con parco intorno, mini zoo acquatico ecc.

Lì ho fatto proprio la turista: mini-treno-turistico. E ho imparato qualcosa di nuovo: gli spagnoli sono più casinisti degli italiani. In quel treno erano tutti allegri, chiacchieravano, salutavano la gente che abbiamo sorpassato ecc. Lo svantaggio in questa situazione: non si sentiva un cavolo di quello che diceva la guida. Ma non importa. Sto perdendo la capacità di memoria ogni chilometro che camino e se qualcuno di vuoi veramente vuole sapere di più su questo "castello" allora sicuramente chiedete a google.

Dopo sono andata al cinema: non avevo più voglia di camminare "inutilmente", anche se senza zaino grande mi sento leggerissima. Stranamente il grande complesso cinematografico è collegato male con gli autobus: per essere in una città così grande mi sembrava strano che da li l'ultimo bus ritornava alle 22.15. Ma c'è lo fatto: il film finiva alle ore 22.00. Era il nuovo con Tom Cruise, carino ma un po' molto futuristico. Ma .... al cinema non posso andare senza gommose e / M&M's e dopo ho mangiato al centro il più grande gelato di quest'anno: era difficile da domare con 2 mani un cono del genere, e tutto questo per solo 2,20 Euro. Enorme. E anche buono !

Qui la conessione per l'internet non è così buona che possa metterci le foto, domani sarò sicuramente sfinita ma poi prima o poi poi poi metterò anche nuove foto.

Un abbraccio a tutti voi!

Martina

Ho dormito in una pensione "hospedaje Aurelio Botin Padeiro": bagno sul corridoio, stanza piccolissima, 35 Euro. Valutazione media.

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21.06.2014 23:57

riflessioni Italia - Spagna

Solo brevemente un po' di pensieri sulla Spagna, perchè devo veramente andare a letto: ho 40 chilometri da fare domani.

Sono la terza volta in Spagna (prima Teneriffe e poi Benidorm) e solo questa volta comincia a piacermi pian piano. La gente nella regione BASCO (prima regione dove ho camminato) era a volte un po' chiusa per il mio gusto, ma qui in Cantabria già è meglio.

Sembra a prima vista un po' più pulito dell'Italia, più curato, più moderno. Ci sono più servizi per il cittadino (passarelle di legno alla spiaggia, più parco giocchi per bambini - da tutte le parti, molte docce alla spiaggia gratis. Più fontanelle, e molto molto più bidoni. Anche alla spiaggia con la raccolta differenziata da diversi parti.

Erano riflessioni "non finite" ma volevo prenderne nota.

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22.06.2014 21:43

10. giorno: Santander - Santillana de Mar: 37 km a piedi e circa 3 km in treno

Ciao a tutti,

uffa, che giornata. Ho dormito solo 5 ore per mettermi in marcia presto, partenza alle 7.30, 40 km da fare davanti a me semplicemente perchè fra questi 2 paesi non c'è molto di bello per starci una notte.

Il problema era che dopo 2 ore avevo già fatto 10 chilometri (2 di più della mia media) ma poi cominciava un dolore nella coscia destra, che non mi posso spiegare. Visto che portavo pantaloni corti ho pensato che ho preso freddo. E' facile sudare con il movimento ma a quest'ora non c'era ancora caldo. Ho messo la Heat Lotion e ho coperto la gamba ma no passava. Tutto questo ha ralentato il cammino di oggi ma alla fine ho fatto la mia media di 4 km a ora incluso le pause.

Io ed altri pellegrini abbiamo preso il treno da Boo De Piélagos fino a Mogro per risparmiare 8 chilometri in montagna con niente di speciale da vedere. L'altra alternativa per attraversare un fiume era andare su un ponte di treni. Vietato e un po' pericoloso, qualcuno lo ha fatto, io no. Con la gamba che fa male non volevo "saltare" sui pezzi di legno e sassi tipico delle ferrovie.

questa chiesa era aperta, ecco l'interno:

Guardate che bruttissimissimo: questo proprietario ha recintato sua case e mucche con "guardarail"

Questa signora è tedesca e vive in USA Florida da tanti anni. Abbiamo fatto un pezzo insieme.

Siamo passati anche a una grande fabbrica di chimica (Solvey) molto brutto ma per il resto era una camminata carina.

Qui sono circa un'oretta dalla metà e non avevo più acqua, così ho chiesto una famiglia che stava nel loro giardino e mi hanno data acqua bella fresca offerto anche frutta:

Ero sfinito alla fine e poi non c'era posto nel ostello per pellegrinos e così sono in un bel Hotel (Hotel Santillana) molto bene per il prezzo: 35 Euro camera singola per pellegrinis, con tv, bagno, VASCA. Ho pagato in questo viaggio diverse volte fra 30-35 Euro ma era sempre abbastanza brutto e piccolo. Invece questo Hotel posso proprio consigliarvi.

Dopo il bagno e il classico "lavare a mano tutto quello che fa odore" ho fatto una passeggiata per fare foto. Dicono che questo è il paesino più bello della Spagna. Un po' simile a un paesino in sud-toscana vicino Pitigliano, credo che si chiami Sorano. Case di pietre, curatissimo.

Questo ragazzo che vedete qui in alto e pellegrino spagnolo, in "abiti civili" alla passeggiata serale con me: senza zaino grande! Lui dice che in Spagna si dice che Santillana de Mar è la cittadina più bella di tutta la Spagna.

Poi sono passata all'ostello per la chiacchierata con gli altri pellegrini. Ormai fra tanti ci conosciamo. Spesso ci reincontriamo. Ognuno fa pause diverse, va a volte più veloce o più lento, l'altro si alza prima e l'altro parte più tardi ma poi ci rivediamo. Un po' come una gita in classe che nel "tempo a disposizione libera" ci si rivede nella città passeggiando.

Poi ho mangiato qualche tapa (spesso pezzi di pane bianco con qualcosa sopra) e ora sono già a letto. Domani alle ore 7.00 colazione.

Domani la "tappa normale" sarebbe Comilla, solo una ventina di chilometri più a ovest. Il ostello li ha 20 posti, e siamo di più. I più veloci o chi si alza prima "vince" il letto a buon mercato. Ma potrei anche fare un po' di più o meno chilometri e trovare posto sicuro. Solo che poi non si reincontrano gli altri. Boh. Vedo domani. Decido specialmente secondo come va la gamba.

Qui siamo tutti carini uno con l'altro: uno mi ha dato una crema, un altro mi ha fatto un massaggio alla coscia e una ragazza del Sud Corea mi ha dato una pastiglia di magnesio che devo prendere domani mattina. Spero che mi sveglio senza dolori. Magari era perchè non ho dormito abbastanza e la gamba era stanca??? Scherzo!

Sto pensando di comprare una spazzola per pulire bene la bottiglietta termica. Però sarebbe ancora più peso. Qui ogni grammo conta. La ragazza del sud Corea ha un libro come guida (come tanti) e ogni giorno alla fine della tappa strappa la pagina del giorno e la butta via. A me non mi piace distruggere libri per questo sono felice che ho stampato la mia guida: anch'io posso buttare via ogni giorno 1-2 pagine!

Ma stranamente: non sento più lo zaino come all'inizio. Ma la gamba sembra sentirlo... La schienna va abbastanza bene. Per lo sforzo che faccio sono contenta come regge il mio corpo. Ho solo questa strana eruzione cutanea (rosso, gonfiore, ma quasi niente prurito) che non so che vuol dire: sopra dove finiscono i calzini. E qualche chiazza alla gamba. Ma non mi preoccupa. La gamba invece: speriamo che passi il dolore.

Nei prossimi giorni mi prendo il tempo per mettervi foto. Ora devo leggere un attimo sulla tappa di domani e poi DORMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Un carissimo saluto a tutti voi. Ho visto che 200 persone a giorno guardano questo sito. Ma chi siete tutti????

Saluti, Martina

Il ostello municipale era pieno: ma lo visto, meglio evitare. Ho dormito in un Hotel 3 stelle: Hotel Santillana, buon rapporto qualità prezzo.

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23.06.2014 19:32

11. giorno: Santanilla de Mar - San Vincente de la Barquera: 37,5 chilometri

Ciao,

scrivo solo brevemente, non so se dopo la doccia che devo ancora fare, crollo oppure se ritorno qui sul sito.

Sto quasi bene. Nel senso: sono felice di avere un letto per stanotte, sto in un ostello un po' così così ma non importa. Avevo programmato per oggi solo una ventina di chilometti fino a Comillas ma alla fine ho fatto altri 17 chilometri. Ora devo riposarmi alla grande.

Il tragitto era bellissimo. Poco dislivello ma lo stesso un po' su e giù le colline, giusto per non essere noioso, con qualche bellissima vista mare dalle colline. Proprio bello.

La coscia destra fa ancora male ma non tantissimo.

Ecco qualche foto di questa tappa:

La croce gialla che vedete qui su significa che questa NON è la direzione da prendere.

(qualcuno di vuoi mi può spiegare perchè hanno messo fieno a basso degli alberi di frutto???)

Qui un campo di spaventapasseri:

(altra grande chiesa con le porte chiuse)

(più lunga l'ombra, più presto di mattina!)

Qua invece vedete quanto i bastoni da trekking con la "punta normale di metallo" graffia le strade. Io ho applicato alla punta una "palla di gomma" che hanno consigliato in internet anche per evitare in certi pavimentazioni di scivolare:

Mucche speciali e asini diversi dal solito:

Poco dopo di questi asini dovevo urgentemente andare in bagno, ho chiesto una signora per un bar e mi ha invitato ad andare in bagno a casa sua e dopo mi ha fatto anche un café buono. Lei è del posto e ha vissuto per 36 anni a Parigi e ora è da un anno in pensione ed è ritornata nel suo paese di origine! Molto gentile.

Questo che vedete quassù è un pellegrino spagnolo anziano che da 3 giorni ha forti dolori alla pianta dei piedi ma continua a camminare!

Altra chiesa bellissima ma chiusa. Questo è stato donato da un paesano che è andato nelle indie e ha fatto fortuna, e così ha poi regalato questa chiesa alla sua terra di origine.

Questa foto ho fatto per Eugenio: c'è un rustico da ristrutturare da vendere qui:

Roccia in un bellissimo giallo a Comillas. Li ho poi deciso di andare ancora qualche chilometro.

Panchina vista mare per la mia "pausa pranzo" a Comilla: una mela ho mangiato....

Questo dovrebbe essere la università di Comilla:

Come è bello quando la metà è in vista: San Vincente de la Barquera:

e accanto a questa chiesa è l'ostello dove ho dormito (non tanto da consigliare). Ma lo dovevano proprio mettere in cima alla città???

Ci sentiamo. Un abbraccio, Martina

Ostello: ho dormito in alto sulla collina, nell'ostello per pellegrini accanto alla chiesa: stanze grande, non pulitissimo. Fino all'anno scorso con cena communitaria, ora solo colazione communitaria. Accoglienza gentile, ma niente di speciale. Valutazione media.

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24.06.2014 17:13

12 giorno: San Vincente - Playa La Franca: 23,7 chilometri

Ciao a tutti,

oggi sono crollata..... Ma ora sono su una terrazza vista mare, sento le onde piccolissime, ho già fatto la doccia e lavato i calzini ecc e sto meglio.

Non ridete, ma oggi ho pianto per un Hamburger schifoso. Ma andiamo per ordine:

Ho dormito malissimo, c'erano sempre rumori degli altri e mi faceva freddo (non danno coperte e malgrado che ho dormito dentro il mio sacco per dormire di sera e la tuta con gambe lunge e maniche lunghe avevo freddo), e metà della notte ho passato pensando "dovrei andare a fare pipi" ma non avevo la forza per alzarmi, era buoio, non volevo tirare fuori la mia torcia e .... sono rimasta sdraiata. Ma poi c'era una colazione abbastanza buona (diciamo così, oramai mi ci sono abituata a pane bianco tostato duro e freddo) e le prime 2 ore il camino era anche bello.

Maialino con catenina:

Qui almeno qualcosa si occupa della chiesa, anche se è solo per riparare il tetto:

Ma dopo poi non era più tanto bello, la zona semplicemente non era un granchè e dopo si caminava anche sulla strada. Dopo più di 4 ore di cammino avevo fame famissimissimo! E' così ho cercato un ristorante perchè volevo permettermi una bella bistecca e un insalata grande. Invece: niente. Ore 12.20 tutti i ristoranti erano ancora chiusi. Non avevo voglia di un panino o altro dal supermercato e così mi sono fatta attirare dalla pubblicità di un bar: Hamburger. Ho pensato: va bene. Così un po' di cane c'è. Ma era schifosissimo: il pane sembrava di ieri, la carne macinata era cotta nemmeno a metà e per giunta tutto era freddo. Ma avevo talmente tanta fame che l'ho mangiato e basta, non c'erano alternative migliori.

Unquera: niente di speciale.


Questo era a Unquera, l'ultimo bar prima di lasciare la Cantabria, sul lato sinistro prima del ponte: Bar Deba. Non ci andate mai!

Dopo il ponte poi una salita faticosissima, e per cosa? Per vedere un paese del cavolo, e poi riscendere. Quando ho capito che stavo ricendendo per raggiungere la strada trafficata, e che ho fatto tutta questa salita solo per risparmiare circa 700 metri di strada e che avrei potuto anche benissimo risparmiarmelo.... ho cominciato a PIANGERE: 

ora voi riderete perchè infatti è ridicolo piangere solo perchè si è mangiato male, ma.... ero arrivata oltre il mio limite del sopportabile. Sinceramente non ho mangiato bene da 2 settimane e mi ricordo ancora la crepes di nutella in Francia a Lourdes che sembrava di plastica, o il filetto che era pieno di tendini, oppure 2 volte "filetto" che sembravano foglie di carta così fini erano e dopo sono rimasta con la fame.... Che cavolo fanno un "menu del pellegrino" di 1000 calorie se questo ha consumato 4000 calorie in quella giornata solo caminando (vuol dire in totale minimo 5000 calorie)?????

E poi per la frustazione e fame mangio un gelato dopo l'altro, gommose ecc e la mia "dieta sperata" se ne andata a... un altro paese.

E fare pellegrinaggio senza il minimo sentimento di fede/chiesa/dio ecc..... boh, molto strano.

Oggi Antonio mi ha chiesto per mail proprio a proposito di questo: e la fede? Non è più tema? No, qui non è tema. Non perchè non lo vorrei, ma semplicemente perchè non c'è. Quante volte in questi giorni mi sono avvicinata a una chiesa che poi era chiusa??? Molte di più di quelle aperte. Aperte sono normalmente quelli dove non c'è niente di speciale dentro: dove non c'è niente da rubare. Ma questi sono VUOTI, non c'è ne un prete che lavora qui??? Boh. 

Ora avrei da decidere: lascio stare la "ricerca di Dio" per questo pellegrinaggio e lascio stare la speranza di incontrare un convento/chiesa/prete che abbia interesse nei pellegrini, oppure cambio rotta e mi guardo la "via francese", quel camino che è pieno di gente e che però (almeno così sembra dall'internet) ha da fare con vero pellegrinaggio. Da Oviedo c'è un bus che va a Leon, almeno così ho sentito dire da una coppia che farà questo, per raggiungere in tal modo il Camino Francese. Ho circa 4-5 giorni di decidere per questo.
Alternativa: vedere queste vacanze come una vacanza di trekking dove ri-incontri diverse volte le stesse persone che fanno la stessa strada come te e basta.

Oggi volevo arrivare a un nuovo ostello, ma mi sono fermata 4 chilometri prima. E ho preso un hotel abbastanza carino per 45 Euro senza colazione. La colazione sarebbe solo dalle ore 8.30 e a quest'ora i pellegrini sono già in marcia!

Ecco che vista ho dalla finesta del mio hotel:

 

Un abbraccio a tutti voi. Intanto sono le ore 22:07 e ho scritto 5 ore su questo blog, inserendo le foto degli ultimi giorni. Ma così mi sono riposata bene. Ora vado a dormire, così mi metto in cammino presto (come sempre)

Saludos, Martina

Hotel: Mirador de la Franca: se non sbaglio erano 45 Euro per una stanza singola, ma con bagno in stanza, pulito, tv, e VISTA MARE. Per me era perfetto dopo una giornata difficile e ritornerei volentieri.

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25.06.2014 17:14

13. giorno: La Franca - La Portilla (sopra Llanes) 23,4 chilometri

Ciao a tutti,

che carini che siete. Dopo il mio racconto un po' frustato di ieri mi sono arrivati messaggi di voi preoccupati, o con consigli. Qualcuno mi dice di fare un giorno di pausa ma visto che ho parlato con diverse persone che sono già in camino da 2-3 mesi non lo farò: TUTTI mi hanno detto che avevano provato a fare un giorno di pausa e che non gli ha fatto affatto bene per il fisico. Ora faccio più piano, con più pause e meno chilometri al giorno fino a che sto nuovamente meglio.

Ma devo dire che il lungo riposo di ieri mi ha già fatto bene. E la vista mare! Che era veramente spettacolare.

Ancora uno sguardo alla spiaggia dove ho dormito, di mattina alla partenza, con la marea bassa:

La gamba mi ha fatto male solo dal ventesimo chilometro e così stavo abbastanza bene oggi. Solo che fa freddo e pioviggia da quando sono arrivata nel ostello. Oggi siamo 6 in una stanza con 8 letti (4 letti a castello): 3 maschi spagnoli e 2 ragazze giovani della Francia che sono carinissime. Sono sorelle e vestono uguale, così uno le riconosce da lontano. La tappa programmata era Llanes, 1-2 chilometri da qui direzione costa. Ma li non c'era posto nell'ostello e oggi volevo chiacchierare un po' con gli altri. Stare ogni sera da sola non è nemmeno il massimo. Se il tempo non migliora vedo Llanes solo domani mattina incamminandomi per la prossima tappa.

(poi ho fatto di sera un giro a Llanes, ecco qualche foto):

 

La tappa di oggi era bellissima: solo i primi 2 chilometri dovevo caminare vicino alla strada statale, poi ho girato per il camino della costa e non l'ho lasciato più fino agli ultimi 4-5 chilometri.

Ecco qualche foto del Camino di oggi: 

Questa foto qui sopra è un testimonie di una situazione poco bella: dietro queste casa viene costruita una autostrada e per questo hanno incementato la vegetazione soprastante, probabilmente per evitare frane. Ma il tutto abbruttisce parecchio la zona, e ci sono scritture di proteste.

Verso la fine della tappa ero stanca ad andare su e giù le colline e volevo arrivare. Ma questa strada non era trafficata per niente, una piccola strada che collega piccoli paesi, e gli ultimi 2 chilometri c'era anche la "corsia" per i pedoni, così uno si sente più sicuro.

Ieri ho telefonato con il mio padrigno in Germania: mi ha raccontato che una conoscente di solo 46 anni è morta perchè aveva un guasto alla macchina. Ha chiamato il suo marito che poi è venuto per traiare l'altra macchina e quando erano collegati le 2 auto con il "filo" un camion è andata dentro le due macchine: lei morta di colpo, lui ferito grave all'ospedale. Hanno una figlia di 18 anni circa. Queste cose ti fanno pensare, anche se io non conoscevo questa persona, ma mia sorella e nipoti si. Aveva solo un anno più di me (anzi: 46 faccio già questo ottobre). La vita può essere troncata in un attimo, per delle cose stupidissie, perciò: vivetela fino a che potete! Ho pensato oggi diverse volte a questo mentre caminavo al ciglio della strada....

Ora vado a farmi la doccia e mi metto tutti i vestiti che ho con me, uno sopra l'altro. Qui sono solo circa 20 gradi e ho freddissimo. Poi un salto al supermercato per frutta e acqua per domani, e magari qualcosa per stasera. Qui nell'ostello danno cena per 10 Euro ma visto che i menu per pellegrini non sono un granchè fin'ora non so... decido se vedo cosa ha il supermercato. A volte qui sono così minuscoli che hanno quasi niente da mangiare.

Vi abbraccio e vi prego: mandate un po' di sole dall'Italia anche in nord-Spagna. In fondo c'era solo un giorno bel tempo d'estate...

Martina

Ostello: il ostello di Llanes era pieno e non lo visto perchè cercandolo ho incontrato Carlos e le francese. L'ostello di Portilla (=la piccola porta) era con accoglienza commerciale, bagni non tanto buoni, valutazione media.

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26.06.2014 18:31

14.giorno: La Portilla - Ribadesella: 37,7 km (5 di più del normale perchè ci siamo persi di strada 2-3 volte)

    Ciao a tutti,

ora solo un piccolo saluto a voi per dirvi che tutto va abbastanza bene. Mi sono svegliata alle 6.15 e sono uscita per fumare, gli altri (eravamo 6 in stanza oggi e volevamo partire presto e insieme, anche perchè abbiamo prenotato per stanotte qui) dormivano ancora. E PIOVEVA!

Fortunatamente poco dopo ha smesso e ci siamo incamminati alle 7.30 tutti insieme. Abbiamo però perso le due francese dopo un oretta perchè sono più veloci e giovani di noi altri.

Fino alle 13.00 nuvole e freddo, poi sole e caldo! Che cavolo di tempo. Stamattina sembrava "inverno calabrese" con 15 gradi, ora estate vero e proprio. Gli altri hanno fatto ora un bagno al mare mentre lavoravo un po' con le mail per il mio business.

Era faticoso oggi, quasi 40 chilometri sono tutti. Ma ora per fortuna abbiamo la prima volta un ostello a riva del mare. Sento le onde del mare mentre sto scrivendo e la vista è bellissima. Eccola:

 

Il paesaggio era anche bello oggi solo le freccie gialla sono qui in Asturias sono molto meno frequenti così che è facile prendere il sentiero sbagliato. Però alla fine abbiamo trovato l'ostello. Questo qui non è extra per pellegrini ma ce ne sono tanti. Il letto (qui non cambiano le lenzuola perchè dormiamo nel nostro sacco a pelo) che ho scelto io per la vista mare (che se non ha tanto senso perchè di notte ho l'abitudine di chiudere gli occhi) era PIENO di CAPELLI. Che schifo, ma ho pulito tutto, il meglio possibile. E spero solo che non ci siano anche animaletti!

Ecco qualche foto della giornata:

questa "casetta di legno in alto" c'è ora un po' dappertutto: erano le stanze per conservare il cibo raccolto nell'estate, per l'inverno.

 

 

l'ostello della gioventù a Ribadesella:

Devo chiudere, non ho ancora fatto la doccia, e poi vorrei fare una passeggiata.

Saluti, Martina

Ostello: della gioventù, accoglienza commerciale, non c'è da mangiare ma c'è una macchina di cafè per 1 Euro ti fai il cafè di mattina da solo (visto che normalmente si parte 1-2 ore prima che aprono i bar lì). Il materasso aveva un "proteggi-materasso" sopra, pieno di capelli / peli..... Mancanza di pulizia anche nei bagni che sono misti uomini donne... Ma se la vista mare e prato / terrazzo vista mare ti alletta: valutazione media.

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27.06.2014 00:00

15. giorno: Ribadesella – Sebrayo: 34 chilometri, di cui 3 ore sotto la pioggia

Mamma mia, che stanchezza.

Ieri sera abbiamo fatto tardi (siamo andati a letto verso le ore 23.00 che è un orario tardissimo per pellegrini): malgrado i tanti chilometri che avevamo fatti ieri siamo ancora usciti (io con 2 spagnoli) e abbiamo scoperto il posto: carino. Per me un grande gelato, per loro Sidra, una specie di vino fatti di mele, che non mi piace per niente. Ritornati all’ostello un altro spagnolo (molto sexy) ha provato a insegnarci Salsa, che ridere. Poi siamo piombati a letto.

Stamattina mi sono lo stesso svegliata alle 6.15 e ho subito dichiarato ai “miei” 3 spagnoli che possano oggi andare da soli, visto che non volevo correre e fare altri 32 chilometri. Alla fine è rimasto Carlo e gli altri 2 sono partiti. Abbiamo pensato di fermarci dopo 20 chilometri a La Isla, al mare. E li siamo arrivati a mezzogiorno con altri e abbiamo pranzato, visto che l’ostello sicuramente a quell’ora non era ancora aperto. Alla fine del pranzo però le nuvole sono diventate minacciose e così non c’era senso di restare al mare e ci siamo incamminati per la montagna… sembra poco 12-14 chilometri di più ma se sei già un po’ sfinito dai giorni precedenti diventano più lunghi. In più:

dopo solo un mezz’oretta ha cominciato a piovere. 2 ore pioggia fine, senza grande disturbo. Poi ho avuto un momento di “non c’è la faccio più a fare un passo” e ho detto agli altri di andare avanti. Volevo cercare un posto tipo panchina o qualcosa come sostituto ma…  niente. 4 piccoli paesini e solo nell’ultimo c’era una panchina vicino a un chiesa…. Così ho mangiato una mela camminando piano e anche fumato una sigaretta e mi sono ripresa con l’aiuto della musica. Quando camino con altri non accendo il walkie ma lo accendo volentieri verso la fine della tappa oppure verso la fine dell’energia: la musica giusta può tirare energia fuori che non sapevi di avere. Poi: ha cominciato a piovere più seriamente, e io ho combattuto il “non posso più” cantando sotto la pioggia.

Avevo già prima della partenza per il Camino Del Norte letto che a volte c’è mancanza di “servizi”: significa niente bar aperto, niente ristorante, niente supermercato per ore e ore. E questo è proprio vero. Devi caricarti con 1-3 chili di più di roba, fra mangiare e bere, per non restare secco al rivo della strada.

E’ un a specie di “training di soppravivenza”: immaginati di essere donna, zaino di 8 chili sulla schiena, uno zaino piccolo davanti, piove, intorno a te ai lati dell’asfalto: solo erba bagnata e fango e ti scappa la pipi!

Poi: certo, trovi una soluzione, ma fa quasi ridere questa soluzione…

Stamattina alle ore 9.00 ero in una soluzione simile, ho chiesto una signora bussando alla sua porta aperta, dove possa trovare un bar aperto per un cafè e per andare in bagno. Non so voi ma se qualcuno mi chiederebbe questo aprirei mia porta e lo farei entrare se non ci sono bar aperti vicini. Questa ci ho mandato a 3 km più in la.

Ma una volta (avevo la faccia di urgenza sicuramente) ho chiesto la stessa cosa a una signora in strada in un posto dove un bar sarebbe stato lontano, e questa mi ha fatto entrare in casa, sono andata in bagno e mi ha fatto anche un cafè con lecce / latte mi ha offerto anche biscotti. Molto gentile.

Qui ci sono persone carine, e altre che non ti salutano nemmeno. Sono viziata ora dalla gentilezza dei “miei terroni” in Calabria per questo rimango sempre male se saluto qualcuno e non mi rispondono…

Per quanto riguarda la decisione se prendere domani la direzione del Camino Francese:
Oggi ho parlato con tante persone che dicono che non farebbero il camino francese perché c’è troppa gente. Ma io ne ho voglia di farlo, vedere la differenza, e avere più contatto con il tema della fede che qui e praticamente inesistente.

Vuol dire: domani o dopodomani prenderò da Gijon oppure Orviedo il bus / treno o altro mezzo per arrivare a Leon e farò il camino francese.

Scusate che il nome del sito è Camino Del Norte er poi lo faccio solo a metà e poi quello Francese a metà ma almeno vedo la differenza che sembra essere grande.

(Oggi sono dove non c’è internet, per questo metto questo testo domani online).

Ecco qualche foto di oggi:

Guardate bene la foto quassù: è una tartaruga in un fiume pochi metri dallo sbocco nel mare.

NON chiedere mai la strada in Spagna quando vorresti una risposta breve e precisa.

Ostello: la unica sala per dormire vedete qui su, accoglienza commerciale, quasi gentile, costa poco per essere al Camino del Norte: solo 5 Euro. Cucina piccola ma attrezzata, bagni: uno per sesso, non perfetto: se l'acqua calda è finita, aspettare 1-2 ore... Ma fuori c'era un grande tavolo dove abbiamo passato una bella serata in gruppo, valutazione: media.

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